Secondo l’Organizzazione internazionale del lavoro sono circa 260 milioni i bambini che lavorano in tutto il mondo. Di loro, l’ILO stima che per 170 milioni si tratta di sfruttamento minorile, definito dalle Nazioni Unite come “lavoro per il quale il bambino è troppo giovane – il lavoro svolto sotto l’età minima richiesta – o di lavoro che, per la sua natura o le condizioni dannose, è del tutto considerato inaccettabile per i bambini ed è proibito “. A tutela del consumatore e della filiera di produzione, in Italia è stata creata la Certificazione Social Footprint – Product Social Identity, con l’obiettivo di dare trasparenza al mercato ed ai prodotti
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