La moda sceglie sostenibilità e innovazione, e questo è il tema della tavola rotonda della Green Fashion Week che si è svolta a Roma il 6 novembre 2017 al Tempio di Adriano e che ha visto la partecipazione dell’arch. Marco Capellini tra i relatori del’incontro. Un’iniziativa no-profit volta a sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi della sostenibilità e a promuovere il percorso che l’industria della moda deve intraprendere per soddisfare gli obiettivi sottoscritti dai 193 paesi membri dell’ONU con l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile.
L’incontro si è posto l’obiettivo di avviare un dialogo tra istituzioni, imprenditori, docenti universitari e associazioni culturali sullo stato dell’arte e sulle iniziative che si muovono nel settore sempre più in espansione della moda sostenibile.
Una tavola rotonda dedicata alla moda consapevole ed ai temi legati all’innovazione nel tessile, un incontro per discutere di un settore sempre più in espansione come quello della moda sostenibile. Il tema è infatti molto esteso, complesso e di grande attualità. Per sostenibilità qui s’intendono, infatti, tutte quelle pratiche che mirano a progettare, produrre, distribuire e smaltire prodotti fashion con un’attenzione all’impatto sull’uomo, sulla società e sull’ambiente.
L’arch Capellini nel suo intervento ha affrontato i temi dell’economia circolare ed in particolare dei materiali circolari e delle strategie che le aziende possono intraprendere per sviluppare i nuovi prodotti.
La sostenibilità nella moda non è un argomento “di moda” ma un cambiamento radicale nel modello economico di una tra le più grandi industrie globali. Un cambiamento che coinvolge la chimica, il tessile, il mondo delle tecnologie e della logistica, l’industria degli accessori, la distribuzione, il terziario. E in questo scenario la filiera tessile italiana è in grado di dimostrare che si può ridurre l’impatto ambientale delle produzioni senza rinunciare a realizzare articoli belli e performanti.
La Green Fashion Week è patrocinata dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare in collaborazione con l’iniziativa delle Nazioni Unite “United Nations Framework Convention on Climate Change” ed è organizzata dall’associazione no-profit FSA (Fashion Service Association).